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Arien, un giovane apprendista senza gloria, esplora le rovine della Fortezza di Khar Valmor, un luogo proibito dove si dice giacciano i resti della magia perduta. Nel cuore delle rovine, una mano magica-antica si fonde al suo braccio destro, risvegliando un potere sopito. Senza volerlo, Arien infrange un sigillo ancestrale, liberando una forma incorporea e pulsante: l’Ombra Primordiale. I cieli si spezzano. Le isole fluttuano come navi nel vuoto. Una nebbia oscura – il Caos Oscuro – inizia a corrompere tutto ciò che tocca. Draghi sacri impazziscono. Foreste urlano.
In una radura immersa nella luce argentea, Arien incontra Mira, una dragonessa lunare dai toni di ghiaccio e stelle. Mira non è solo un drago: è una Custode dell’Equilibrio, una delle ultime guide rimaste. Ella riconosce la mano di Arien come Mano delle Fonti, un artefatto che può canalizzare i poteri dei Saggi imprigionati in tre Totem: Umano, Elfo, Drago. Arien accetta il suo destino: ricostruire le Fonti e redimere l’Ombra che ha liberato.
Durante le sue peregrinazioni su isole volanti, rovine verticali e boschi corrotti, Arien libera: Kael, lo Spirito Umano della Terra, imprigionato nel Vulcano di Ryn Thalos. Thorne, la Saggia Elfa, legata alla Fonte della Luna, imprigionata in un cristallo lunare. Eryndor, il Drago-Saggio, il più antico, legato alla Fonte del Cielo. Ognuno dona ad Arien un potere elementale: Fenditura di Pietra (terra) Lama Spettrale (luna) Ali d’Aria Eterna (cielo) E con essi, un totem evocabile che può manifestare lo spirito-guida nei momenti critici.
Per richiamare lo spirito perduto della Regina Drakonis, Arien deve recuperare le Lacrime del Drago, cristalli di memoria dispersi in antiche rovine. Ciascuna Lacrima è nascosta in mini-quest ambientali: Una pianta che canta nel cuore di una foresta viva Una torre che fluttua in un temporale eterno Un drago di vetro imprigionato in un ghiacciaio Un deserto dove il tempo scorre all’indietro Ogni Lacrima rievoca un ricordo della Regina Drakonis e illumina l’anima di Arien.
Nel cuore della Valle di Cenere, Arien affronta il Basilisco del Caos, creatura nata dall’Ombra stessa. Corrotto, potente, ma con occhi che gridano dolore. Usando le Lacrime e il potere dei Saggi, Arien riesce a purificare il basilisco, rivelando che un tempo era un guardiano draconico delle Fonti. Il perdono è possibile.
Mentre le razze iniziano a unirsi attorno a Arien, un nuovo nemico emerge: il Conseil, antico ordine umano che aveva segretamente tramato la creazione della Settima Fonte. Essi vogliono sfruttare l’Ombra per creare un nuovo impero umano. Manipolano i resti corrotti del mondo, evocando creature e risvegliando frammenti oscuri di draghi morti.
Raccolte le Lacrime, Arien raggiunge il Santuario delle Stelle. Con un rituale, richiama lo spirito di Regina Drakonis, che emerge in forma di Avatar Draconico di Luce. Con Mira al suo fianco, Arien si prepara all’assalto finale al Portale delle Ombre, nel cuore della Città Fluttuante di N’Vael, dove il Conseil vuole risvegliare la Settima Fonte.
Nel duello finale, Arien affronta il Custode Oscuro del Conseil, che brandisce una copia corrotta della Mano delle Fonti. Lo scontro scuote cielo e terra. Arien, con il potere dei Saggi, delle Lacrime e dell’alleanza ritrovata, riesce a fondere le Cinque Fonti. L’energia purificata avvolge l’Ombra, che in un ultimo lamento si lascia abbracciare dalla Regina Drakonis. Con un ultimo ruggito, Drakonis si fonde con l’Ombra redenta, sigillando per sempre il Portale Oscuro.